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Race per Torino: Alcaraz già qualificato, Sinner quinto a pari merito con Tsitsipas-

Si sa, è ancora presto per parlare delle Nitto ATP Finals che, come ben sappiamo tutti, da due anni a questa parte sino al 2025 si disputeranno a Torino. Il neocampione di Wimbledon Carlos Alcaraz, però, non è dello stesso avviso. Con la vittoria su Novak Djokovic in finale a Church Road il murciano si è ufficialmente qualificato per le Finals di fine anno, dove non ha potuto partecipare nella passata edizione a causa di un infortunio, lasciando spazio a Taylor Fritz. Il giovane spagnolo era comunque atterrato nel capoluogo piemontese per ritirare il trofeo da n. 1 al mondo di fine stagione, ma questa volta siamo sicuri che la coppa che vorrà alzare al cielo sarà quella da vincitore del torneo. Non che terminare l’anno da leader ATP non sia un suo obiettivo, ma strappare il settimo alloro di Djokovic alle Finals – che gli consentirebbe di stabilire l’ennesimo record – dovrebbe stuzzicarlo maggiormente. Questo, però, non sarà sicuramente una passeggiata non solo per l’esperienza di Nole nel torneo, ma anche perché con il titolo dell’anno scorso il serbo ha dimostrato che il cemento rapido del Pala Alpitour è una superficie che riesce a leggere piuttosto bene. Al 23 volte campione Slam mancano 440 punti per la qualificazione alle Finals, mentre subito dietro a lui troviamo Danil Medvedev che in questi mesi dovrà portarsi a casa 1265 punti per aggiudicarsi la possibilità di tentare un’eventuale seconda vittoria in questo torneo, dopo il titolo conquistato nel 2020. Per quanto riguarda i colori azzurri, Jannik Sinner si trova al quinto posto a pari merito con Stefanos Tsitsipas (campione delle Finals nel 2019) che, oltre alla finale dell’AO di inizio anno, in questa stagione sino ad ora non ha brillato come era solito fare. Sono 3175 i punti guadagnati da entrambi, con Sinner che non si è mai trovato a questo punto della stagione così avanti in questa classifica. I risultati maggiori che stanno determinando il successo dell’azzurro negli ultimi mesi sono elencati qui di seguito cronologicamente. Ottavi di finale all’Australian Open, vittoria di Montpellier, finale a Rotterdam, semifinale a Indian Wells, finale a Miami, semifinale a Montecarlo e a Wimbledon. L’altoatesino cerca quindi la qualificazione alle Finals di novembre – obiettivo prefissato da lui e dal suo team ancora a inizio stagione – dove nel 2021 ha potuto prendere in mano la racchetta al posto del connazionale Matteo Berrettini, che nel primo match contro Alexander Zverev era stato costretto a ritirarsi a causa di uno strappo addominale. Jannik in quell’occasione si era comportato molto bene, uscendo sconfitto solamente al tie-break del terzo set con Medvedev (non avendo sfruttato due match point) e rifilando un pesante 6-2 6-2 all’amico Hurkacz. Dietro al ventunenne di San Candido, a soli 150 punti di distacco, troviamo il finalista di Montecarlo e di Roma Holger Rune. Con 2965 punti, poi, c’è il campione del Principato Andrey Rublev e, a chiudere i battenti (per ora) con 2250 punti, ci pensa il finalista del Roland Garros Casper Ruud, sconfitto all’ultimo atto di Torino l’anno scorso da Djokovic. Oltre ad Alcaraz, e con ogni probabilità anche Djokovic e Medvedev, la qualificazione per le Nitto ATP Finals è ancora lontana per il resto della truppa, ma consideriamo che devono ancora essere giocati uno Slam, quattro Master 1000 e svariati tornei 500. Ci auguriamo, però, in primis che la stagione fino ad ora molto positiva di Jannik possa continuare anche nei mesi successivi, in modo tale da poterlo vedere protagonista a Torino. Per ora non si può dire altro, quindi torniamo a puntare gli occhi sui campi da tennis. ...

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